Competitive Data ha completato l’analisi dei bilanci delle società di capitali appartenenti al settore lattiero-caseario per il triennio 2019-2021.
FATTURATI IN CRESCITA
Il fatturato aggregato delle prime 320 aziende del settore lattiero-caseario fa registrare una crescita del +10,5% nel 2021, guidata dalle regioni del Sud e Isole con una progressione del +16,6%, seguite con un buon distacco dalle aziende delle regioni del Nord Est con il +11,5%, seguono a breve distanza le regioni del Centro che crescono del +10,3%, ed infine le regioni del Nord Ovest (+8,4%).
AREA GEOGRAFICA |
FATTURATO 2021 (migl. euro) |
NORD OVEST | 10.030.596 |
NORD EST | 7.213.533 |
CENTRO | 755.108 |
SUD E ISOLE | 2.430.676 |
TOTALE | 20.429.912 |
L’analisi per cluster di fatturato assegna la palma d’oro a pari merito sia alle aziende con fatturato compreso tra 20-50 milioni di euro, che a quelle con fatturato inferiore a 20 milioni di euro, entrambe in progressione del +16,7%; crescono del +8,5% le aziende con fatturato maggiore di 50 milioni di euro.
VALORE AGGIUNTO IN CHIAROSCURO
Il valore aggiunto registra una crescita maggiore rispetto a quella dei fatturati, mettendo a segno una variazione positiva del +12,0%. Questa volta sono le regioni del Nord Est a primeggiare con una crescita del +17,9%, seguite dalle regioni del Nord Ovest con il +14,2%, mentre risultano in controtendenza sia le regioni del Centro, in leggera flessione del -1,4%, e quelle del Sud e Isole (-2,6%).
UTILI IN LIEVE CRESCITA
Gli utili complessivi nel 2021 registrano una crescita del +4,7%, per un controvalore di 464.190.000 euro (erano 443.511.000 euro nel 2020).
L’incidenza percentuale dell’utile sul fatturato registra una frazionale diminuzione dal 2,4% del 2020 al 2,3% del 2021.
L’analisi dei risultati di esercizio evidenzia una situazione di leggero miglioramento, le aziende che registrano un utile crescono dalle 227 unità del 2020 alle 235 del 2021, con una flessione delle aziende in perdita, che passano dalle 39 del 2020 alle 32 del 2021.
GLI INDICI DI REDDITIVITA’
Aggregando i bilanci delle società che realizzano nel settore lattiero-caseario una quota superiore al 50% dei ricavi si ottiene il bilancio somma settoriale, dal quale vengono calcolati i valori medi di riferimento con cui confrontare le performance aziendali.
-
Il ROE, Return on Equity, è il rapporto tra Utile e Patrimonio netto e rappresenta la redditività per i soci. Il ROE medio nel 2021 è in crescita frazionale e pari al 7,2%, era il 7,1% nel 2020.
-
Il ROI, Return on Investment, è il Risultato operativo (ottenuto sottraendo dai ricavi tutti i costi operativi) sul Capitale investito netto (cioè l’attivo di Stato Patrimoniale al netto dei fondi di rettifica). Il ROI medio ha chiuso il 2021 con un valore del 6,4%, contro il 5,4% del 2020.
- Il ROS, Return on Sales, è il rapporto tra il risultato operativo e i ricavi e rappresenta il margine operativo sulle vendite. Il ROS nel 2021 si è attestato al 3,9%, migliorando il 3,5% del 2020.
Anche L’EBITDA medio rispetto al fatturato, o Ebitda margin, segue lo stesso trend passando dal 6,1% del 2020 al 6,6% del 2021.
RISCHIO FINANZIARIO
Il rapporto di indebitamento, o Leverage, rimane invariato nel 2021 ad un valore di 2,8.
Migliorano leggermente gli oneri finanziari la cui incidenza sul fatturato passa dallo 0,7% del 2020 allo 0,6% del 2021.
Acquista il report completo con:
- il bilancio medio settoriale nel triennio 2019-2020-2021: calcolato aggregando le aziende con una percentuale di specializzazione nel settore superiore o uguale al 50% del fatturato totale, con fatturato significativo, e attive in tutti gli esercizi considerati;
- il bilancio medio delle aziende Top Performer nel triennio 2019-2020-2021: calcolato estrapolando e aggregando dal bilancio somma di settore un sotto-campione di aziende accomunate da indicatori di redditività più che soddisfacenti;
- gli indicatori medi settoriali per regione;
- il ranking delle prime 900 aziende per 31 indicatori economici e finanziari nel triennio 2019-2020-2021: ROA, ROI, ROS, ROE, Ebitda, Ebitda margin, indice di liquidita’, margine di disponibilita’, indice di indebitamento a breve termine e lungo termine, rapporto d’indebitamento, copertura delle immobilizzazioni finanziarie, indice di indipendenza finanziaria, debt/equity, debt/ebitda, margine di tesoreria, margine di struttura, capitale circolante netto, indicatori della gestione corrente, rotazione capitale investito, rotazione capitale circolante lordo, giacenza media delle scorte, durata media dei crediti, durata media dei debiti, indicatori di produttivita’, ricavi netti, ricavi pro-capite, valore aggiunto pro-capite, costo del lavoro pro-capite. Nel ranking le aziende vengono messe a confronto anche con la media settoriale ed i top performer per ciascun indice, per avere una vista immediata di chi ottiene le performance migliori per ciascun indice;
- il bilancio riclassificato di ciascuna azienda nel triennio 2019-2020-2021, con 31 indicatori economici e finanziari: la riclassificazione dei bilanci, ufficialmente depositati presso le camere di commercio di competenza e di pubblico dominio, avviene secondo la disciplina e le consuetudini comunemente accettate dal mondo accademico e professionale in materia di principi contabili;
- le operazioni straordinarie per l’intero settore;
- l’anagrafica completa di ciascuna azienda con gli azionisti, le percentuali di possesso, e le partecipazioni detenute in imprese controllate e collegate.