Competitive Data ha completato l’analisi dei bilanci delle società di capitali appartenenti al settore del Trasporto Merci su Strada per il triennio 2019-2021.
FATTURATI IN CRESCITA
Il fatturato aggregato delle prime 330 aziende del trasporto merci su strada fa registrare un incremento del +23,8% nel 2021, dove primeggiano le regioni del Centro con una crescita del +28,0%, seguite a breve distanza dalle regioni del Nord Ovest in progressione del +25,5%, quindi le regioni del Sud e Isole che crescono del +19,8%, ed infine le regioni del Nord Est con un rialzo del +18,8%.
AREA GEOGRAFICA |
FATTURATO 2021 (migl. euro) |
NORD OVEST | 18.477.211 |
NORD EST | 8.144.726 |
CENTRO | 5.460.295 |
SUD E ISOLE | 3.059.772 |
TOTALE | 35.142.004 |
A guidare la crescita sono le aziende con fatturato superiore ai 70 milioni di euro (+27,7%), seguite dalle aziende con fatturato compreso tra 30-70 milioni di euro (+12,8%), chiudono le aziende con fatturato inferiore ai 30 milioni di euro, con un incremento del +10,1%.
VALORE AGGIUNTO IN CRESCITA
Il valore aggiunto mette a segno una crescita inferiore a quella dei fatturati (+18,6%), con le regioni del Centro ancora una volta in performance con il +21,4%, tallonate dalle regioni del Nord Ovest (+20,2%), a seguire le regioni del Nord Est in crescita del +16,6%, ed infine le aziende del Sud e Isole (+11,4%).
UTILI SUGLI SCUDI
Il 2021 si caratterizza per un sensibile aumento degli utili, che registrano un exploit del +85,2%, per un controvalore di 884.764.000 euro (erano 477.809.000 euro nel 2020).
L’incidenza percentuale dell’utile sul fatturato cresce al 2,5% nel 2021, rispetto all’1,7% del 2020.
Le aziende che registrano un utile crescono dalle 282 del 2020 alle 293 del 2021, mentre quelle in perdita passano dalle 40 unità del 2020 alle 28 del 2021.
GLI INDICI DI REDDITIVITA’
Aggregando i bilanci delle società che realizzano nel settore del trasporto merci su strada una quota superiore al 50% dei ricavi si ottiene il bilancio somma settoriale, dal quale vengono calcolati i valori medi di riferimento con cui confrontare le performance aziendali.
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Il ROE, Return on Equity, è il rapporto tra Utile e Patrimonio netto e rappresenta la redditività per i soci. Il ROE medio nel 2021 si attesta al 7,9%, un ottimo risultato considerato il -8,3% del 2020.
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Il ROI, Return on Investment, è il Risultato operativo (ottenuto sottraendo dai ricavi tutti i costi operativi) sul Capitale investito netto (cioè l’attivo di Stato Patrimoniale al netto dei fondi di rettifica). Anche il ROI medio è soggetto a una forte crescita nel 2021, ed è pari al 5,8%, mentre nel 2020 segnava un debole 0,7%.
- Il ROS, Return on Sales, è il rapporto tra il risultato operativo e i ricavi e rappresenta il margine operativo sulle vendite. Scenario di crescita anche per il ROS che migliora lo 0,1% del 2020 con l’1,4% del 2021.
Anche dell’EBITDA medio rispetto al fatturato, o ebitda margin registra un rialzo, e passa dall’1,8% del 2020 al 2,8% del 2021.
RISCHIO FINANZIARIO
Nel 2021 risulta in leggera crescita il rapporto di indebitamento, o Leverage, attestandosi sul valore di 5,7, era 5,2 del 2020.
Chiudono in frazionale diminuzione gli oneri finanziari, che passano dallo 0,4% del 2020 allo 0,3% del 2021.
Acquista il report completo con:
- il bilancio medio settoriale nel triennio 2019-2020-2021: calcolato aggregando le aziende con una percentuale di specializzazione nel settore superiore o uguale al 50% del fatturato totale, con fatturato significativo, e attive in tutti gli esercizi considerati;
- il bilancio medio delle aziende Top Performer nel triennio 2019-2020-2021: calcolato estrapolando e aggregando dal bilancio somma di settore un sotto-campione di aziende accomunate da indicatori di redditività più che soddisfacenti;
- gli indicatori medi settoriali per regione;
- il ranking delle prime 850 aziende per 31 indicatori economici e finanziari nel triennio 2019-2020-2021: ROA, ROI, ROS, ROE, Ebitda, Ebitda margin, indice di liquidita’, margine di disponibilita’, indice di indebitamento a breve termine e lungo termine, rapporto d’indebitamento, copertura delle immobilizzazioni finanziarie, indice di indipendenza finanziaria, debt/equity, debt/ebitda, margine di tesoreria, margine di struttura, capitale circolante netto, indicatori della gestione corrente, rotazione capitale investito, rotazione capitale circolante lordo, giacenza media delle scorte, durata media dei crediti, durata media dei debiti, indicatori di produttivita’, ricavi netti, ricavi pro-capite, valore aggiunto pro-capite, costo del lavoro pro-capite. Nel ranking le aziende vengono messe a confronto anche con la media settoriale ed i top performer per ciascun indice, per avere una vista immediata di chi ottiene le performance migliori per ciascun indice;
- il bilancio riclassificato di ciascuna azienda nel triennio 2019-2020-2021, con 31 indicatori economici e finanziari: la riclassificazione dei bilanci, ufficialmente depositati presso le camere di commercio di competenza e di pubblico dominio, avviene secondo la disciplina e le consuetudini comunemente accettate dal mondo accademico e professionale in materia di principi contabili;
- le operazioni straordinarie per l’intero settore;
- l’anagrafica completa di ciascuna azienda con gli azionisti, le percentuali di possesso, e le partecipazioni detenute in imprese controllate e collegate.