Competitive Data ha completato l’analisi dei bilanci delle società di capitali appartenenti al settore Stamperie e Finissaggio dei Tessuti per il triennio 2019-2021.
FATTURATI IN CRESCITA
Il fatturato aggregato delle prime 240 aziende del settore Stamperie e Finissaggio dei Tessuti evidenzia una crescita del +22,4% nel 2021, con in evidenza le regioni del Sud e delle Isole (+37,1%), seguite a breve distanza dalle aziende del Centro in crescita del +34,2%, quindi le regioni del Nord Ovest in progressione del +21,6%, ed infine le regioni del Nord Est con un rialzo del +15,9%.
AREA GEOGRAFICA |
FATTURATO 2021 (migl. euro) |
NORD OVEST | 1.823.684 |
NORD EST | 502.390 |
CENTRO | 409.146 |
SUD E ISOLE | 23.976 |
TOTALE | 2.759.196 |
Sono le aziende appartenenti al cluster di fatturato compreso tra 5-20 milioni di euro ad ottenere la crescita più sostenuta (+26,5%), seguite dalle aziende con fatturato superiore ai 20 milioni di euro (+22,0%), ed infine le aziende con fatturato inferiore ai 5 milioni di euro (+13,9%).
VALORE AGGIUNTO IN CRESCITA
Il valore aggiunto cumulato è in trend con la crescita dei fatturati e registra per il 2021 una performance del +28,6%, con di nuovo le regioni del Sud e Isole in evidenza con il +48,6%, tallonate ancora una volta dalle regioni del Centro (+38,4%), seguite dalle regioni del Nord Ovest in crescita del +27,2%, ed infine quelle del Nord Est (+22,8%).
UTILI OLTRE LE ATTESE
Gli utili nel 2021 fanno registrare un exploit del +252,2%, per un controvalore di 141.694.000 euro (erano 40.228.000 euro nel 2020).
L’incidenza percentuale dell’utile sul fatturato se ne giova di conseguenza e si porta al 5,1% nel 2021, era l’1,8% nel 2020.
Uno scenario di sensibile miglioramento caratterizza l’analisi dei risultati di esercizio: le aziende che registrano un utile crescono dalle 139 unità del 2020 alle 181 del 2021, quelle in perdita passano dalle 100 del 2020 alle 57 del 2021.
GLI INDICI DI REDDITIVITA'
Aggregando i bilanci delle società che realizzano nel settore Stamperie e Finissaggio dei Tessuti una quota superiore al 50% dei ricavi si ottiene il bilancio somma settoriale, dal quale vengono calcolati i valori medi di riferimento con cui confrontare le performance aziendali.
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Il ROE, Return on Equity, è il rapporto tra Utile e Patrimonio netto e rappresenta la redditività per i soci. Il ROE medio nel 2021 si attesta al 5,5%, migliorando l'1,5% del 2020.
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Il ROI, Return on Investment, è il Risultato operativo (ottenuto sottraendo dai ricavi tutti i costi operativi) sul Capitale investito netto (cioè l’attivo di Stato Patrimoniale al netto dei fondi di rettifica). Anche il ROI medio è oggetto di un forte rialzo nel 2021 e pari al 6,1%, era l'1,9% nel 2020.
- Il ROS, Return on Sales, è il rapporto tra il risultato operativo e i ricavi e rappresenta il margine operativo sulle vendite. Situazione di deciso rialzo anche per il ROS che cresce, e passa dal 2,3% del 2020 al 5,9% del 2021.
Sugli scudi l’EBITDA medio rispetto al fatturato, o ebitda margin, che passa dal 6,9% del 2020 all’11,6% del 2021.
RISCHIO FINANZIARIO
Il rapporto di indebitamento, o Leverage, nel 2021 risulta in leggero aumento, attestandosi sul valore di 1,8, era 1,7 nel 2020.
Migliora l’incidenza degli oneri finanziari sul fatturato, che passa dallo 0,6% del 2020 allo 0,4% del 2021.
Acquista il report completo con:
- il bilancio medio settoriale nel triennio 2019-2020-2021: calcolato aggregando le aziende con una percentuale di specializzazione nel settore superiore o uguale al 50% del fatturato totale, con fatturato significativo, e attive in tutti gli esercizi considerati;
- il bilancio medio delle aziende Top Performer nel triennio 2019-2020-2021: calcolato estrapolando e aggregando dal bilancio somma di settore un sotto-campione di aziende accomunate da indicatori di redditività più che soddisfacenti;
- gli indicatori medi settoriali per regione;
- il ranking delle prime 270 aziende per 31 indicatori economici e finanziari nel triennio 2019-2020-2021: ROA, ROI, ROS, ROE, Ebitda, Ebitda margin, indice di liquidita’, margine di disponibilita’, indice di indebitamento a breve termine e lungo termine, rapporto d’indebitamento, copertura delle immobilizzazioni finanziarie, indice di indipendenza finanziaria, debt/equity, debt/ebitda, margine di tesoreria, margine di struttura, capitale circolante netto, indicatori della gestione corrente, rotazione capitale investito, rotazione capitale circolante lordo, giacenza media delle scorte, durata media dei crediti, durata media dei debiti, indicatori di produttivita’, ricavi netti, ricavi pro-capite, valore aggiunto pro-capite, costo del lavoro pro-capite. Nel ranking le aziende vengono messe a confronto anche con la media settoriale ed i top performer per ciascun indice, per avere una vista immediata di chi ottiene le performance migliori per ciascun indice;
- il bilancio riclassificato di ciascuna azienda nel triennio 2019-2020-2021, con 31 indicatori economici e finanziari: la riclassificazione dei bilanci, ufficialmente depositati presso le camere di commercio di competenza e di pubblico dominio, avviene secondo la disciplina e le consuetudini comunemente accettate dal mondo accademico e professionale in materia di principi contabili;
- le operazioni straordinarie per l’intero settore;
- l’anagrafica completa di ciascuna azienda con gli azionisti, le percentuali di possesso, e le partecipazioni detenute in imprese controllate e collegate.